venerdì 1 gennaio 2010

Le coperture di Paolo Di Lauro

Gli aspetti sicuramente più inquietanti della storia di Paolo Di Lauro sono stati il silenzio che ha accompagnato la sua ascesa nel mondo della camorra e l’iniziale indifferenza, da parte degli organi investigativi, per quell’enorme centro di potere economico-criminale che, a partire dagli anni Ottanta, si è esteso da Scampia ai quartieri e ai Comuni vicini.
Sul punto, si è soffermato anche il pentito Maurizio Prestieri, ex uomo di fiducia del boss di via Cupa dell’Arco, che ha sottolineato, nel corso dei suoi interrogatori con i magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Napoli, i tentativi da parte di Ciruzzo ’o milionario di annullare le indagini a suo carico: «Durante il processo che mi vede imputato unitamente a Paolo Di Lauro, e precisamente quando questi era latitante, seppi da suo figlio Vincenzo, mio codetenuto, che suo padre, avendo appreso che la prova principe dell’intero impianto accusatorio erano le intercettazioni telefoniche, stava provando a far sparire le cassette sulle quali erano registrate le conversazioni telefoniche. Ricordo, in particolare, che durante le udienze – ad un certo punto – mancavano delle conversazioni non trascritte e perciò ritenemmo che il tentativo fosse andato a buon fine. Infatti, ci abbracciammo con la speranza che quelle conversazioni non esistevano più. Successivamente, però, le conversazioni furono trascritte, in quanto in quel processo non erano stati sottratti i supporti informatici, ossia le cassette su cui erano state registrate le conversazioni». La spiegazione offerta dal collaboratore di giustizia è sconvolgente: «Infatti, noi ritenevamo che Paolo Di Lauro fosse in grado di fare ciò, perché io so per certo che egli ha dei canali attraverso i quali può anche sottrarre atti o prove di processi o procedimenti, canali che egli mi ha fatto intendere di avere, ma che per delicatezza dell’argomento non mi ha mai svelato. Io ho ritenuto non porgli mai la domanda, conoscendo la estrema riservatezza sul punto di Paolo Di Lauro, il quale – sono certo – non ha svelato questi canali neanche ai figli. Inoltre, Paolo Di Lauro mi ha sempre detto che questo tipo di attività egli la svolgeva non solo nel suo interesse, ma anche nei confronti degli altri affiliati di spicco del clan, tra i quali vi ero anche io».

2 commenti:

  1. fate uscire un lavoro x tutti vedrete che si nascerà di nuovo a napoli

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  2. Era meglio quando comandava tutto lui

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