sabato 2 gennaio 2010

Cella singola per il killer del clan Lago

Gli ergastolani devono scontare la pena in una cella singola. Il cosiddetto “isolamento notturno” è imposto dal codice penale ma, spesso, il sovraffollamento delle carceri italiane non consente di applicarlo. Il napoletano Guido De Liso, condannato al carcere a vita con sentenza definitiva per un omicidio di camorra, ha ottenuto di lasciare la cella che divide con un altro detenuto. De Liso, 37 anni, è recluso nel carcere Petrusa di Agrigento. Il suo legale, l’avvocato Salvatore Collura, ha presentato un reclamo al tribunale di sorveglianza per sollecitare il trasferimento in una cella singola. Il campano è stato condannato all’ergastolo per l’omicidio dell’assicuratore Giustino Perna, ucciso il 30 aprile 1999, per una vendetta trasversale nell’ambito della faida di Pianura. Il giudice gli ha dato ragione e ha ordinato il trasferimento.
(tratto da www.agrigentoweb.it)

6 commenti:

  1. io sono una parente di De Liso Guido e sono d'accordo per quanto riguarda il suo trasferimento in una cella singola...ma sarei più d'accordo se lui fosse trasferito in un carcere più vicino a casa,data la sua condanna al carcere a vita,almeno diamo la possibilità alla famiglia di poterlo andare a trovare più spesso e nn una volta al mese causa la lontananza da napoli...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi fa tanto male leggere un messaggio come questo.. Giustino era ben lontano dalla malavita, è stato assassinato per vendetta trasversale (per fare un torto al fratello) lasciando una moglie e due bambini.. Zio Giustino noi familiari non lo vedremo mai più, voi pretendete di avere il vostro spregievole familiare vicino casa per vederlo spesso... Questo mondo mi fa schifo

      Elimina
  2. io credo che un essere cosi spregevole deve essere torturato lui e sua mamma fino alla morte,

    RispondiElimina
  3. nn dire cazzate......ha vendicato suo padre....

    RispondiElimina
  4. ahahahahah tu vorresti torturare lui e la mamma? ma se non hai manco le palle x firmare il tuo commento dai merenda al braccio e' lavorare skiavo

    RispondiElimina