Gennaro Sacco, 58 anni, considerato il capozona del clan camorristico Sacco-Bocchetti, ha perso la vita in un agguato a San Pietro a Patierno, quartiere della periferia di Napoli. Nell'imboscata è rimasto gravemente ferito anche Carmine Sacco, il figlio ventinovenne del boss. Il ragazzo, trasportato in gravissime condizioni all'ospedale San Giovanni Bosco, è morto poco dopo il ricovero.
I due erano rispettivamente zio e cugino di Costanzo Apice, il giovane killer ripresa da una telecamera durante un'esecuzione al rione Sanità del maggio scorso e arrestato pochi giorni fa. Il giovane avrebbe manifestato l'intenzione di pentirsi, forse questo agguato è un avvertimento a lui.
IL VIDEO CHE HA INCASTRATO APICE
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, i due Sacco erano a bordo di una moto, guidata da Carmine, quando i killer, alle loro spalle, forse anche loro a bordo di una moto, hanno iniziato a sparare. Hanno colpito alla testa Gennaro Sacco. Il figlio ha tentato la fuga ma, forse già ferito, si è schiantato con la moto contro un muro. Ha continuato la fuga a piedi ma è stato raggiunto dai killer che gli hanno sparato contro altri colpi di arma da fuoco.
Il clan Sacco-Bocchetti è attivo principalmente a San Pietro a Patierno; gli affari sono concentrati nel settore della droga.
(tratto da www.repubblica.it)
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