Dovrà scontare i prossimi sette mesi in isolamento Salvatore Russo, il boss della Camorra arrestato questa mattina a Napoli. Era latitante da 15 anni, mentre il fratello, che controlla la cosca, lo è ancora.
Cominciano a emergere le prime notizie sul destino di Salvatore Russo, il boss di Camorra arrestato oggi, alle luci dell'alba, a Napoli dopo 15 anni di latitanza. Su di lui pende una condanna all'ergastolo per omicidio e altri reati. Il provvedimento è stato emesso il 28 maggio 2008, ma gli è stato notificato solo oggi, quando è stato catturato alle 7 in una masseria a Somma Vesuviana, dove era nascosto da tempo. Ora dovrà scontare i primi sette mesi di carcere in isolamento.
Nei prossimi giorni gli saranno notificate le altre ordinanza di custodia che pendono sul suo capo per associazione di tipo mafioso, occultamento di cadavere e altri reati. Fino a questa mattina Russo era nella lista dei trenta latitanti più pericolosi d'Italia assieme al fratello Pasquale, ancora latitante, che controlla il clan che da anni ha il monopolio delle attività illecite nell'agro nolano.
Dopo il pentimento del boss Carmine Alfieri e di altri esponenti di spicco della Camorra i due avevano assunto il controllo del clan, consolidando col tempo il loro potere e l'egemonia intorno alla città di Nola.
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sabato 31 ottobre 2009
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