martedì 27 ottobre 2009

Evasione dal carcere minorile


BENEVENTO - Quattro detenuti sono evasi in serata dall’istituto per minori di Airola, nel Beneventano. Sono tutti di Napoli e due di loro sono accusati di omicidio. Il quartetto ha aggredito le guardie carcerarie (tre hanno dovuto far ricorso alle cure dei sanitari dell'ospedale «Rummo» di Benevento) e poi é fuggito a bordo di un'auto sottratta all'esterno della casa di rieducazione.
I quattro evasi - Giuliano Landieri, Manuel Brunetti, Giovanni Savarolo e Marcello Picardi, ora maggiorenni -, sono originari dei quartieri napoletani di Scampia e Ponticelli. Due di loro sono accusati di omicidio, gli altri due erano rinchiusi per detenzione e traffico di droga. Approfittando della pausa per la cena, i quattro giovani detenuti che hanno finto una rissa, sono riusciti ad immobilizzare tre guardie carcerarie nel refettorio, aggredendole con pugni e testate al volto. Dopo essersi impossessati delle chiavi di uno degli agenti di custodia, sono usciti dal portone e si sono impadroniti di un’auto. Ma, dopo aver percorso pochi metri, la vettura (un'Alfa 156) dotata di antifurto satellitare si é bloccata. Gli evasi ne hanno preso un'altra con la quale si sono dileguati. La macchina della fuga è stata ritrovata alla periferia di Torre del Greco, in provincia di Napoli. Ora le ricerche si stanno concentrando nei due quartieri napoletani di residenza degli evasi, appunto Scampia e Ponticelli.
«Quello che è accaduto nel carcere minorile di Airola, da dove sono evasi quattro detenuti, potrebbe avvenire anche negli istituti penitenziari per adulti: ormai è vera emergenza sovraffollamento e disorganizzazione». La dura dichiarazione è di Leo Beneduci, segretario generale del sindacato Osapp, uno dei sindacati degli agenti di custodia, che punta l’indice contro «la cattiva organizzazione da parte del dipartimento dell’amministrazione penitenziaria e della giustizia minorile. A fare le spese di tutto ciò è sempre e soltanto la polizia penitenziaria. Per altro - aggiunge Beneduci - uno degli evasi da Airola é ritenuto responsabile dell’omicidio di una guardia giurata, e all’amministrazione carceraria era stato fatto presente di non trasferire un detenuto di tale pericolosità proprio nel carcere di Airola».
Il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, ha già inviato nel Sannio il capo del Dipartimento della giustizia minorile, Bruno Brattoli, che ascolterà già oggi i tre agenti feriti (e già dimessi dall'ospedale). All'inchiesta parteciperà anche la direttrice dell'Istituto, Mariangela Cirigliano, che al momento dell'evasione si trovava a Roma.

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