sabato 31 ottobre 2009

Preso il superlatitante Salvatore Russo


Alle prime luci dell´alba, gli agenti della Squadra Mobile di Napoli, hanno arrestato il boss superlatitante Salvatore Russo capo dell omonimo clan operante nell´agro-nolano e condannato all´ergastolo per i reati di omicidio ed associazione mafiosa, inserito nell´ elenco dei 30 ricercati piu´ pericolosi. Era latitante dal 1995.
Salvatore Russo, assieme a suo fratello Pasquale sono considerati da decenni le menti dell´organizzazione criminale che muove le fila degli affari illeciti tra il nolano e parte della zona Vesuviana. Due primule rosse sulle cui tracce da anni si stanno muovendo gli investigatori nel tentativo di decapitare la camorra nolana.
Nei mesi scorsi, la svolta. Una serie di operazioni avevano portato all´arresto di uomini considerati vicinissimi alle due primule rosse della camorra, uomini fondamentali sia per la latitanza di Salvatore e Pasquale Russo, sia per l´economia del clan.
E nell´elenco dei latitanti di massima pericolosità inseriti nel programma speciale di ricerca delle forze di polizia c´é ora il fratello maggiore di Salvatore Russo, il boss della zona nolana stanato all´alba di oggi dalla polizia. Si tratta di Pasquale Russo, 62 anni, latitante, come Salvatore, dal 1995. Nei suoi confronti l´accusa di associazione di tipo mafioso, omicidio, occultamento di cadavere, concorso in omicidio plurimo ed altro.
IL COMMENTO DEL MINISTRO MARONI - "L´arresto di Salvatore Russo è un colpo durissimo alla camorra, un successo delle forze dell´ordine e della squadra mobile. Ho parlato con il capo della Polizia e con il procuratore di Napoli e ho fatto loro i miei complimenti". Lo ha detto il ministro dell´Interno Roberto Maroni parlando con i cronisti a Capri a margine del convegno dei giovani imprenditori. "Russo è un latitante da 15 anni, un pluriomicida condannato all´ergastolo - ha aggiunto il ministro - stiamo chiudendo il cerchio dei superlatitanti. Questa è la strada migliore per battere definitivamente la camorra e tutte le mafie". "E´ una giornata da incorniciare - ha concluso Maroni - una delle tante giornate da incorniciare degli ultimi mesi. Stiamo realizzando un successo straordinario contro mafia e
camorra, non ci fermiamo, continuiamo in questa direzione perché vogliamo vincere la guerra contro ogni forma di criminalità organizzata".

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